Tik Tok, Youtube, Facebook, Instagram, Twitter, Telegram, Linkedin, Clubhouse. 

Devo essere presente su tutti i canali? Quali devo avere? E come faccio a scegliere quelli giusti?

Innanzitutto: semplifica! Meno piattaforme ben gestite, per valorizzare realmente il tuo business, senza correre il rischio di essere un po’ dappertutto ma realmente presente da nessuna parte. Se sei solo a far tutto, poi, molto meglio scegliere una piattaforma e dedicarsi con impegno soltanto a quella perché, ti assicuro, che non ce la farai a reggere, nemmeno pubblicando col cross-posting. “Sarò capace di relazionarmi con tutti? Sarò in grado di creare contenuti diversificati per ogni media?” Chiediti di quante ore è fatta la tua giornata e quante distrazioni sei capace di gestire.

Come sempre si parte dall’analisi del processo di acquisto, quindi, prima di iniziare ad aprire profili ovunque studia dove si trova la tua audience e come hai intenzione di parlarle.

Ma vediamoli “tutti” questi canali, quali, quanti e in base a cosa scegliere!

Personal branding con
Facebook
Facebook è la più grande piattaforma di social networking nel mondo, nato con lo scopo di fare community. Avere una pagina FB consente di divulgare utili ed interessanti informazioni, farsi trovare, portare il customer care a un livello superiore, fidelizzare, aumentare la propria reputazione, ma solo se usato in maniera strategica e non come un volantino pubblicitario.
Twitter
14o caratteri: è questo il numero di battute imposto da questo social, il che impone anche velocità, doti di sintesi e la prosecuzione del dialogo su altri mezzi. Gli utenti di Twitter sono affamati di informazioni, notizie, idee buone e innovative. È utilizzato prevalentemente da giornalisti, politici e personaggi pubblici. Molto adatto per fare public relations.
Pinterest
Qualcuno lo definisce un motore di ricerca, qualcun altro un social. Ad ogni modo, pur essendo un social anomalo, si tratta di una piattaforma ad alto potenziale, molto apprezzata dalle donne, che ruota attorno a immagini, grafiche, infografiche e citazioni. La strada è sempre aperta un po’ a tutti, se si utilizza il mezzo con strategia, l’importante è sapere che non si tratta di un media per parlare di se stessi, ma per veicolare il proprio lavoro. Adatto a chi ha un business nel fashion, agli artigiani; ottimo per mostrare tutorial quindi via libera a make-up artist e hairstylist, ma anche ad architetti e designer. L’importante è giocare di fantasia nell’ottica di essere utili per il maggior numero di persone possibili.
Instagram
Su Instagram abbiamo già speso fiumi di parole qui e sul mio Instagram (appunto). Nato come social fotografico, oggi sta prendendo sempre più la direzione del blogging. Ne sono un chiaro esempio le Guide che spingono gli utenti a produrre contenuti di taglio “editoriale” e long form. È un social che converte, ma che ha bisogno di tanto lavoro, doti comunicative e “spinte” pubblicitarie.
Linkedin
È per il business networking. ti aiuta a creare una rete qualificata di contatti, è molto utile per i liberi professionisti, per chi opera nel b2b, per allargare il bacino dei contatti e per chi è alla ricerca di un lavoro e vuole farsi conoscere da aziende e manager. Molto utile il blog interno di Linkedin (Pulse) per promuovere e rafforzare il proprio profilo personale.
Tik Tok
In un anno ha subito un’impennata pazzesca. Se lavori con un pubblico giovane è molto utile, qui devi mettere in moto fantasia e creatività. Devi anche stabilire se ti senti portato, perché la prima regola è fare quello che ci piace!
Clubhouse
Il social in cui si parla live. Permette di creare stanze in cui conversare. Per ora, in Italia, è usato quasi esclusivamente da giornalisti, esperti di comunicazione digitale e persone con un grosso seguito online. È ancora troppo giovane per sapere quali sviluppi prenderà.
WhatsApp Business
È un’app gratuita molto adatta ai proprietari di piccole attività al passo con i tempi perché semplifica l’interazione con i propri clienti grazie a strumenti che permettono di automatizzare, organizzare e rispondere velocemente ai messaggi. Si può sfruttare l’app per fare pubblicità, presentare degli sconti esclusivi, effettuare ordini e fornire assistenza.
Telegram
Nasce per uso professionale e sta cercando di strutturarsi sempre di più per venire incontro alle esigenze delle aziende. È per chiunque voglia messaggiare in modo veloce e affidabile. I gruppi di Telegram, a differenza di WhatsApp Business, possono avere fino a 200.000 membri. Telegram oggi accoglie molte aziende e professionisti che hanno capito che non si tratta solo di un’app di messaggistica istantanea, ma di una piattaforma di trasferimento dati che consente di vendere beni e servizi attraverso la funzione Bot Payments.
Google My Business

Clicca sul nome: trovi l’approfondimento fatto un po’ di tempo fa!

Ecco, questi sono “soltanto” i dieci presidi online più popolari a cui affidarti. Manca ancora qualcuno? Ebbe’: per esempio Youtube!

Ognuno di questi, lo avrai capito, ha il suo linguaggio. Ognuno ha il suo pubblico, ognuno richiede tempo, attenzione, costanza. Se proverai ad essere dappertutto, non riuscirai a trattenerti in nessun posto: molto meglio un solo colpo, energico e ben piazzato dove serve!

Pian piano, se servirà, potrai scegliere di ampliare la tua presenza online aprendo un profilo su un nuovo social: non è vietato farlo, così come non è obbligatorio che tu sia presente ovunque.

Adesso, fai decluttering dei vecchi account per evitare di dare l’impressione che tu sia sparito o che la tua attività sia chiusa per sempre, eliminiamo questi profili.

E adesso dimmi…Quanti profili hai? Sei ancora sicuro di voler essere su “tutti” i social?