Dopo la sbornia da social dell’ultimo anno e da quando l’head di Instagram ha annunciato che la piattaforma darà sempre più spazio a intrattenimento, contenuti video e creator, molti liberi professionisti e imprese stanno rivalutando gli strumenti su cui puntare, per investire in qualcosa di più solido che esca dal regno del percepito e aiuti ad avvicinare impresa e pubblico di riferimento.

Le aziende, ma anche i liberi professionisti, ritornano così a parlare di sé con altri formati e medium – da integrare alle piattaforme social – e riscoprono gli house organ. Che cosa sono? E perché sono utili? Te lo spiego in questo articolo!

Una strategia di advertising differenziata ma promettente sul lungo periodo.

Gli house organ sono magazine aziendali, un genere a cavallo tra una produzione giornalistica pura e un’attività di comunicazione e marketing, che vede imprese, brand e liberi professionisti, interpretare il ruolo di editori, realizzando un ambiente di “marca” in grado di veicolare valori, news e personalità d’azienda intercettando un pubblico qualificato, fedele e influente in un contesto di ricezione più adatto per molti tipi di business.

Grazie a format rivisitati, layout d’effetto e contenuti curati gli house organ stanno vivendo una nuova stagione!
❛A cosa servono?

Assolvono al bisogno di diffondere flussi di notizie aggiornate, migliorando la qualità della comunicazione verso l’esterno facendo “brand”.

❛Anche al tempo dei social?

Assolutamente sì! I social network sono instabili, in affitto, saturi e – in un contesto dove è sempre più difficile farsi ricordare, emergere, coinvolgere e ottenere attenzione -, l’house organ contribuisce (in maniera indipendente) a creare qualcosa di memorabile che abbia una eco anche al di fuori del contesto social (un elemento non da poco). In più crea una sintesi perfetta tra quello che in poche righe non si può dire su piattaforme che non premiano contenuti long form e viene continuamente spezzettato in mille post o news letter, facendo da file rouge tra vari contenuti aziendali, arrivando a chi è realmente interessato.

❛Perché?

Oggi le imprese sono “costrette” a costruire una conversazione diretta con il pubblico e hanno l’obbligo di promuoversi senza più ricorrere a strumenti di marketing spinto e invadente. Il contenuto scritto, all’interno di un ambiente di pubblicazione esclusivo, dinamico e ben lavorato da giornalisti d’impresa, che sanno come gestire e recuperare informazioni al servizio del marchio, rappresenta ancora un mezzo arricchente e interessante per rispondere alle esigenze di curiosità e approfondimento del pubblico.

❛Per chi?

L’house organ non è soltanto appannaggio dei grandi gruppi. Ogni piccola e media impresa (con i suoi professionisti) può avere un impatto, anche solo sul territorio in cui ha sede e creare intorno a sé una comunità.

❛Esempi?

Sono tante le società che hanno puntato su magazine aziendali per fare storytelling e guadagnare attenzione e un pubblico profilato investendo sui contenuti.

Per non andare troppo lontano, quando tra i primi ad intuirne la forza comunicativa, furono i fratelli Michelin… peschiamo dai più recenti casi di successo!

Ti saresti mai aspettato una rivista da Acqua&Sapone? Un mensile che ha toccato quota 500mila copie e continua la sua scalata anche con il prolungamento online ioacquaesapone.it contribuendo a diffondere e rafforzare il marchio e i valori in cui si identifica.

Altro caso virtuoso è OM-Optimagazine di Optima, nato come blog, oggi è una vera e propria testata giornalistica digitale di successo con oltre venti contributors e 5 milioni di utenti mensili, strumento di approfondimento per gli amanti della musica, della tecnologia e lo spettacolo.

Le imprese più attente lo sanno: sanno che puntare tutto sui social è sbagliato; sanno che è dal giusto media mix che nasce la miscela esplosiva e che le leve più premianti sono quelle che sfruttano i punti di forza dell’online e dell’offline. L’house organ resta ancora un ottimo mezzo per raccontarsi ed evitare che il linguaggio aziendale resti confinato al marketing e alla vendita.
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