Nuove aperture, nuovi prodotti, piccole aziende.

Difficile pensare che i media possano avere interesse per notizie di natura squisitamente commerciale, eppure, analizzando a fondo, studiando vari angoli, aguzzando ingegno e creatività è possibile ottenere il giusto spazio: costruire l’abito che possa far notizia!

Mi stai dicendo che le notizie si possono creare?

Sì, ti sto dicendo proprio questo! Le notizie si possono costruire: il che non significa mentire, dare informazioni false o sbagliate (ma questo sarà oggetto di un altro post), piuttosto, una volta compreso il termine “notizia”, nella fase strategica, è possibile progettare contenuti per rendere la nostra esperienza, la nostra iniziativa o il nostro progetto, interessante agli occhi dei media e di esempi ben strutturati e ben lavorati ce ne sono tanti.

Spesso le aziende custodiscono notizie senza rendersene conto. Sta allo specialista scovarle e addattarle al linguaggio dei media trovando la chiave migliore per ottenere consenso in maniera sostenibile. Il mondo degli uffici stampa è infatti, prima di tutto ricerca, scoperta, analisi e approfondimento. 

Il segreto? È avere fiuto! Abbandonare la logica autoreferenziale, conoscere a fondo i media, capire dove si “nascondono” le news interessanti dentro pagine di testi e nozioni presentate in aziendalese, ma questo è il “mio” lavoro!

Rendiamo sexy la tua notizia? Vediamo!

Ci sono diversi modi “puliti” e non convenzionali per rendere i tuoi contenuti accattivanti.

Per non appesantire troppo il post, nello specifico, qui ti parlerò di un annuncio strong e di grande ispirazione per “lanci” e primi approcci DISRUPTION: che ridefiniscono completamente le regole del gioco, spiazzando e attirando l’attenzione in contesti dove è sempre più difficile emergere. In un altro post approfondiremo invece le regole per ottenere pubblicazioni costanti, trovare notizie (anche quando ti sembra non averne), temi da cavalcare e come comportarsi con i giornalisti, evitando periodi vuoti.

Se abbiamo in mano un piccolo prodotto o una piccola impresa e vogliamo costruire una storia, un percorso narrativo, partiamo innanzitutto dal presupposto che l’ufficio stampa da solo non basta.

L’ideale sarebbe lavorare in sinergia con l’ufficio marketing e avere ben chiari tempi e obiettivi, poiché la brand awarness si costruisce nel tempo e in un piano integrato di comunicazione, marketing e relazioni media. Ma veniamo al nostro caso studio!

Lo strano caso Desigual!

Un nuovo prodotto o un punto vendita non sono (quasi) mai una notizia interessante per i media.

Che si fa in questi casi? Invece di limitarsi all’invio del comunicato stampa si osa di piùPerché non giocare con qualcosa di inaspettato e trasgressivo?

È quello che deve aver pensato il brand spagnolo Desigual con la sua campagna non convenzionale Entra desnudo, sal vestido durante l’avvio dei saldi nel 2010. La bizzarra promozione ebbe talmente successo che fu poi replicata in diverse città: da Londra, a Berlino, passando per Roma e Milano. La stampa di tutto il mondo titolò “Se la crisi ci lascia in mutande a rivestirci ci pensa Desigual” e ancora “Desigual riveste gratis gli shoppers in mutande”, “In mutande per Desigual”.

In poche ore la notizia spopolò e le foto di persone in biancheria, in attesa davanti ai negozi, fecero il giro del mondo scatenando un potente buzz. Tutte le testate giornalistiche, online e offline, rilanciarono la notizia con articoli e approfondimenti. I social network, hanno fatto il resto, scatenando un chiacchiericcio martellante! Con il giusto mix e un lavoro corale tra marketing e ufficio stampa i retails Desigual hanno vissuto un grande momento di notorietà con un investimento contenuto.

Un caso limite? Forse, ma non isolato e pienamente in linea con lo stile del marchio (leggi il company profile) e, di conseguenza, con la sua clientela.

Un altro esempio veloce ed estremamente popolare? Cristina Fogazzi (meglio conosciuta come Estetista Cinica). Personaggio sapientemente studiato, che ha rotto gli schemi sfidando una serie di principi consolidati, in modo talmente innovativo da sembrare quasi anarchico. Una voce talmente originale da spiccare fuori dal coro, che ha saputo conquistare copertine, partecipazioni ad eventi importanti, spazio e attenzione sui maggiori media italiani. Ma attenzione! La regola non vale per tutti. Non tutte le strategie possono essere disruptive, per alcuni professionisti e alcune aziende è necessario studiare situazioni più “soft”, in linea con i principi e i valori da portare avanti, ma il principio resta lo stesso: trovare la chiave giusta che sappia toccare le corde della notizibilità!

Non sottovalutare ciò che l’ufficio stampa, con un po’ di visione in più, può fare: trovato il passepartout, tutto è modulabile a seconda degli obiettivi e delle esigenze di budget. Senza costruzione non c’è notizia