►Ho un’idea, ho competenze monetizzabili ma dove trovo i soldi? È la domanda più frequente tra gli aspiranti imprenditori!

Se la tua idea è monetizzabile e ha un mercato (come ti ho già spiegato nel post dove illustro come muovere i primi passi) esistono diverse alternative per finanziarla. L’unica cosa che tu devi fare è prendere le giuste informazioni e spostare l’attenzione dal piano del sogno al piano del progetto.

Quali sono queste alternative.

Premesso che chiedersi quanto si è disposti a investire nella propria impresa è sempre una domanda valida da porsi e che è sempre un bene avere da parte un minimo capitale di rischio per l’avvio di una nuova attività; le prime informazioni sulle forme di finanziamento possono essere date dalla Camera di Commercio dove si registra l’impresa. Ad ogni modo, chi ha difficoltà ad ottenere un credito attraverso gli strumenti tradizionali (le banche per intenderci), perché non ha né garanzie né risorse economiche può pensare di fare ricorso a due forme di finanziamento alternativo: la finanza agevolata (di cui ci occupiamo qui e presso i nostri studi) o la finanza alternativa che comprende crowdfunding, private equity e venture capital.

Ma veniamo a noi…

►Che cos’è la finanza agevolata?

È uno strumento di tuo diritto, ma spesso viene ignorato o sprecato!

Trae origine da un intervento legislativo e comprende tutte quelle misure promosse da Stato, Regioni, Unione Europea e Province che permettono alle imprese di ottenere liquidità a condizioni migliori rispetto a quelle del mercato.

Si tratta quindi di soldi pubblici, erogati sotto forma di finanziamenti a tasso agevolato (da restituire negli anni) e contributi a fondo perduto, tramite bandi emanati da Ministeri, Regioni, Province, Camere di Commercio e soprattutto dall’Unione Europea che divide i fondi in due grandi categorie: quelli a gestione diretta, gestiti direttamente dalla Commissione europea, e quelli a gestione indiretta di competenza invece di Regioni e ministeri (come consulenti ci occupiamo, per lo più, di questi ultimi che sono gestiti a loro volta da Invitalia).

Conoscere la materia è dunque indispensabile non solo per chi vuole avviare un’impresa da zero, ma anche per chi ne possiede già una e vuole implementarla e, da un punto di vista più ampio parlando, è ancor più fondamentale conoscerla e “approfittare” delle opportunità che offre affinché l’Europa non ci consideri un Paese “inoperoso” andando a rimpinguare stati più meritevoli.

E allora perché se ne parla così poco e male? Una delle tante ragioni è perché siamo uno stato banco-centrico dove le banche, nonostante siano le erogatrici materiali di tali fondi, preferiscono naturalmente farsi i “tassi” loro…ma questa è un’altra storia.

►ANALIZZIAMO NEL DETTAGLIO I “PRO”

Quello che ci occorre sapere qui è:

  • perché conviene
  • perché rivolgersi a noi
  • chi può rivolgersi a un consulente
  • cosa possiamo fare insieme
  • quali sono i bandi a disposizione in questo momento
E allora cominciamo ma un passo alla volta, per non rischiare di darti troppe informazioni che potrebbero confonderti!

 

Perché è un vantaggio chiedere un finanziamento?

Premesso, come dicevo in alto, che è sempre bene accompagnare un minimo capitale di rischio a uno strumento di finanza agevolata: vale la pena chiedere un finanziamento?

La risposta è “sì”…sempre!

Perché?

1) Perché si parla di ❖tassi di interessi molto inferiori a quelli solitamente richiesti dalle banche, ideali per le imprese che stanno nascendo.

2) Perché non dovete dare nessuna garanzia: è lo ❖Stato a fare da garante per voi e non è assolutamente poco, anzi, si tratta di un debito assolutamente non equiparabile a quelli che, normalmente, si contraggono con le banche!

3) Perché si tratta spesso di finanziamenti misti a ❖prestiti a fondo perduto, ovvero, parti di quote da NON restituire! Gli incentivi nazionali gestiti da Invitalia, agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietà del Ministero dell’Economia, sono infatti costituiti da una percentuale di contributo a fondo perduto e un’altra di finanziamenti bancari garantiti dal fondo di garanzia.

Perché rivolgersi a noi è quindi abbastanza intuitivo per le ragioni sopra indicate e non solo!

L’eleggibilità di una pratica comprende elementi come la sostenibilità economico-finanziaria dell’idea (da qui la redazione di un buon business plan) e l’esistenza di un mercato per il prodotto.

Un consigliere è così una figura di supporto a garanzia del tuo progetto!

►Affidarsi al nostro team aumenta le possibilità che la proposta venga approvata e facilita il compito dell’aspirante imprenditore nella definizione dell’idea e della presentazione della domanda.

I nostri consulenti, infatti, si occupano di verificare se:

  • ci sono le condizioni per la presentazione della domanda
  • redigono il progetto
  • ti preparano al colloquio (ove previsto)
  • ti assistono dopo l’ammissione al finanziamento con la produzione documentale necessaria per l’iter bancario, fino all’erogazione del saldo!

Il nostro team, perfettamente in linea tanto con i nostri valori interni, quanto con lo spirito delle iniziative Invitalia è altamente specializzato nella gestione di progetti Resto al Sud (di cui parleremo dettagliatamente), per riattirare l’attenzione delle attuali e future generazioni, per la crescita e la rivincita dei nostri territori e del loro capitale umano. Abbiamo già aiutato decine di nuovi imprenditori a creare la propria impresa in tutto il Sud Italia.

Le misure attive, in questo momento, con Invitalia sono 5 le vedremo nel dettaglio nei post a seguire insieme ai requisiti richiesti, il capitale a disposizione e le idee realizzabili.

SERVIZI EXTRA

Il nostro gruppo multidisciplinare trova la sua forza sulla capacità di assistenza e progettazione continua che può continuare anche in seguito all’approvazione del progetto con servizi di avviamento d’impresa, marketing, advertising, press office e digital Pr.

Intanto, per maggiori informazioni, e per una consulenza con uno dei miei consiglieri d’impresa sul territorio campano puoi contattarmi info@danielaiavolato.it